Il Museo raccoglie, conserva e presenta
Il MET raccoglie e conserva documenti di vita e ne approfondisce i significati per presentarli attraverso esposizioni, attività, iniziative eterogenee e pubblicazioni.
L’attività di ricerca è il presupposto che ha favorito la nascita del Met e del suo patrimonio e insieme fondamento del suo continuo sviluppo, nell’obiettivo non solo di rivolgersi alla comunità scientifica, ma di aprirsi anche a un pubblico ampio e vario.
La ricerca parte dagli oggetti e dai documenti raccolti negli anni per ricostruire i contesti e i livelli di cultura di cui gli oggetti sono elementi, trasformandoli in temi di racconto.
2023 – 2024 | Tra i fili di un’eredità
La collezione di burattini della famiglia Salici-Stignani raccontata in un catalogo
Il volume chiude il cerchio di un percorso di valorizzazione “esemplare”, dedicato alla collezione dei burattini della famiglia Salici-Stignani e avviato dall’allora direttore Mario Turci dopo l’acquisizione dei materiali.
Inventariazione, restauro, studio, catalogazione, realizzazione di progetti educativi, organizzazione di rassegne teatrali e mostre sono state le tappe fondamentali di un processo che segna la storia di questo nucleo di beni dal momento della sua “seconda vita” nel patrimonio del MET.
1995 | La Romagna dei contadini
Nell’ottobre del 1995 il Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna scrive al Romanischen Seminar di Berna per avere informazioni sulla possibilità di acquisire, per i propri archivi, copia dei documenti prodotti da Paul Scheuermeier (etnografo e fotografo svizzero) nella sua ricerca in Romagna negli anni ’20 e ’30.
Paul Scheuermeier arriva in Italia nel periodo politico delicato dell’ascesa al potere di Mussolini. L’Italia stava attraversando una gravissima crisi economica, come d’altronde tutti gli altri paesi europei. Scheuermeier si trovò così di fronte ad una situazione “mista”, di passaggio, di cui è riuscito a cogliere il vecchio e il nuovo dell’agricoltura italiana.