Conservare per oggi e per il futuro

L’attività di restauro è espressione della ricerca e della necessità di preservare i materiali dal deterioramento del tempo e di altri agenti, conservandone integrità e caratteristiche.
Il restauro di manufatti e opere d’arte è essenziale per conoscerne materiali, tecniche, aspetti funzionali; inoltre rappresenta un ambito imprescindibile affinché il museo possa assolvere a una delle sue principali funzioni, quella di consegnare il patrimonio alle generazioni future.
Numerosi interventi di restauro sono possibili grazie al supporto della Regione Emilia-Romagna che mette a disposizione competenze e risorse, nell’ambito della L.R. 18/2000.

vestito burattini
Restauro Burattini

Interventi di controllo degli insetti dannosi alle collezioni

Ogni collezione etnografica, composta da una grande quantità di oggetti realizzati in legno e altri materiali organici (come vimini, tessuti, materiali cartacei…), è sottoposta al problema della presenza non gradita di insetti, come tarli del legno, tarme dei tessuti, il cosiddetto “pesciolino d’argento” che infesta materiali cartacei e legature.
Tra le buone pratiche che il Met cerca di apportare rientra l’intervento di fumigazione sull’ambiente dove sono conservati i materiali, che viene realizzato annualmente, nel periodo primaverile, in base al ciclo biologico degli insetti per ostacolarne la riproduzione.
L’intervento viene realizzato ad opera della ditta esperta nel settore, servizimuseali.com.

Collezione di burattini dei Salici-Stignani:
il restauro dei vestitini

Nel 1990 il MET ha acquisito una collezione di burattini, burattette-marionette, accessori e vestiti appartenuti alla famiglia Salici-Stignani, che ha ripreso vita grazie agli interventi di restauro. La collezione di vestitini comprende di 328 pezzi, tra cui oltre 60 completi, realizzati tra la metà dell’Ottocento e il primo Novecento, appartenenti alla famiglia Salici-Stignani.
I vestiti presentano stoffe pregiate (seta, raso, cotone, velluto, tessuti damascati, passamaneria argentata e dorata), nuove o di riutilizzo, e riflettono la grande raffinatezza e attenzione ai particolari, come bottoni, borchie e merletti.

Il restauro è stato realizzato nel 2006 dalla Ditta Archè s.n.c. Restauro d’arte tessile – Carpi e finanziato dall’allora Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito L.R. 18/2000.

Gli abiti sono stati sottoposti a una pulitura meccanica della polvere per aspirazione, che ha permesso di staccare le particelle di polvere senza provocare perdite di colore. I depositi di muffa sono stati rimossi con l’aiuto di spatoline, donando lucentezza ai colori.


Gli abiti sono stati successivamente lavati ad acqua (deionizzata e con detergente neutro) o a secco, con successivi risciacqui, procedendo poi all’asciugatura e stiratura con una piccola piastra del termocauterio tenuta a bassa temperatura.

Collezione di burattini dei Salici-Stignani: il restauro di burattini e burattette-marionette

Nel 1990 il MET ha acquisito una collezione di burattini, burattette-marionette, accessori e vestiti appartenuti alla famiglia Salici-Stignani che ha ripreso vita grazie agli interventi di restauro.
Le figure del teatro di animazione provengono dalla collezione di Tinin Mantegazza e sono appartenuti alla famiglia Stignani e Salici, una delle compagnie di marionettisti tra le più famose in Italia.
I materiali comprendono 52 burattini e burattette-marionette, oltre a fondali di cartone, accessori e una collezione di oltre 328 pezzi di vestitini.
L’allora Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna ha finanziato il restauro di 22 burattini della collezione, nell’ambito della L.R.18/2000.
Il restauro è stato eseguito da Tela di Penelope laboratorio di restauro, Museo del Tessuto – Prato.