Fondi Fotografici

Storie per immagini

Le fotografie sono oggetti che conservano la memoria del territorio, fermando il tempo in un’immagine (un paesaggio, una scena, un volto).
Il patrimonio del MET comprende collezioni di immagini che compongono diversi fondi fotografici, acquisiti nel corso degli anni che riuniscono e mettono a disposizione del pubblico documenti visivi: così raccontano il mondo e la vita fermati in istanti eterni e testimoniano la storia del paese attraverso i suoi luoghi, i suoi volti, le sue attitudini.
Questo ricco ricco archivio si deve al lavoro di tutela, studio e divulgazione dei materiali raccolti dagli studi fotografici presenti sul territorio.
All’interno dell’archivio sono conservati:
– Il Fondo Augusto de Girolami (della prima metà del Novecento): comprende ritratti, fiere e feste, mestieri, il lavoro dei campi e delle fabbriche;
– Il Fondo Paolo Monti, con fotografie delle realtà urbane;
– Il Fondo Umberto Macrelli, con fotografie delle trasformazioni urbane e della vita sociale di Santarcangelo nel Novecento.
– Il Fondo Paul Scheuermeier, con fotografie di alcune località della Romagna contadina scattate fra il 1923 e il 1931.
– l’Archivio comunale, con fotografie a colori e in bianco e nero di visite ufficiali, celebrazioni, spettacoli, disegni tecnici.

Fondo Fotografico “Augusto de Girolami”

Il Fondo Augusto de Girolami appartiene a un maestro di Santarcangelo che si è dedicato alla tecnica della fotografia dal 1920 circa fino agli anni ’80 del Novecento. Il fondo è formato da circa 10.000 esemplari (foto, lastre, diapositive, pellicole, stampe di prova o di scarto). I soggetti delle sue foto sono vari: ritratti, fiere e feste e momenti di vita comune, mestieri, lavoro dei campi, delle fabbriche e ditte della sua città.

Fondo Fotografico “Paolo Monti”

Il Fondo Paolo Monti appartiene a uno dei fotografi italiani del Novecento più apprezzati e conosciuti, un piemontese che fu a Santarcangelo intorno al 1960-1970 con l’incarico di realizzare un nuovo progetto architettonico per il centro storico.
Le fotografie di Monti sono 383 e riguardano le architetture di vie, portoni, facciate, colonne, porticati, interni. Si tratta di un’opera di recupero del vecchio borgo di Santarcangelo, rispettandone appieno l’antico e storico volto.

Fondo fotografico “Collezione Umberto Macrelli”

Il Fondo “Collezione Umberto Macrelli” contiene oltre 12 mila esemplari, tra stampe e negativi, che hanno come soggetto Santarcangelo e ne documentano le trasformazioni urbane e della vita sociale dell’epoca. Macrelli è stato fotografo per passione dal 1964 al 1989, anno della sua morte, ma anche grande raccoglitore di foto d’epoca che riproduceva ed esponeva nelle mostre insieme ai suoi scatti fotografici. La sua opera restituisce le immagini della vita del paese nell’arco di un secolo.

Fondo Fotografico “Paul Scheuermeier”

Il Fondo Paul Scheuermeier contiene fotografie di alcune località della Romagna. Sono state scattate fra il 1923 e il 1931, quando Paul Scheuermeier si trovava in Romagna per un progetto di ricerca linguistico-etnografico svolto per l’Università di Zurigo.
Il museo di Santarcangelo ha recuperato presso il Romanisches Seminar di Berna 119 fotografie mai pubblicate, relative a diverse località della Romagna: Saludecio, Fusignano, Sant’Agata Feltria, Cesenatico, Ravenna, Tavolato, Meldola.
Con il progetto dal titolo “Paul Scheuermeier in Romagna” il Museo ha avviato una campagna di ordinamento e analisi dell’intera opera di Scheuermeier. Il materiale fotografico con le didascalie è stato riversato su supporto informatico, per realizzare una banca dati e recuperare il prezioso patrimonio fotografico e documentario di carattere etnografico e linguistico del territorio.

Fondo Fotografico “Archivio Comunale”

L’Archivio comunale è composto da 4 mila fotografie a colori e in bianco e nero, realizzate e donate ai diversi uffici dell’Amministrazione Comunale dal 1950. Si è andato costituendo nel tempo come raccolta del materiale fotografico con soggetti vari: visite ufficiali, celebrazioni, spettacoli, disegni tecnici che costituiscono un patrimonio documentario rilevante per la città.